* VERSIONE ITALIANA IN BASSO*
Europe started to fit us snugly…
After the short Lithuanian stop, finally, in front of us, stands the big, majestic Russia! Majestic just like the Mari Vanna, restaurant a few metres away from Harrods, at 116 Knightsbridge, Wellington Court, London SW1X 7PJ.
As soon as we got in, the waitresses greeted us in Russian, good sign!
But it is the view of the dining room that suddenly caught our attention, full of knick-knacks, crochet and pictures of kids on the wall. As suggested by Katsia, one of our local “guides”, it really feels like being invited for dinner at babushka’s (the Russian grandmother).
Katsia patiently describes the main courses on the menu’, entertaining us with nice anecdotes about their story. Yuliya and Katerina from Belarus and Russia, Sara’s colleagues like Katsia, are also having dinner with us. New entry, our Italian friend Paola, who recently moved to London, and last but not least, Pia and Saskia, all dolled up for the occasion!
We couldn’t make up our mind, for everything on the menu seemed tempting, so Yuliya took the lead and suggested to taste a number of starters. It seems this is the Russian way when it comes to important dinners: the table is covered with many different salads and small plates that everybody shares.
It was a feast of salmon blinis, Olivier (that we actually call “Russian salad” in Italian), herrings salad, ox tongue with mayonnaise, melted cheese pie (a Georgian dish) and fanciful platters with several kinds of bread, with radish, spring onions, aromatic butter and salt. It was more than starters, it was a ritual!
And the main dishes were yet to come… Among the others:
- Stroganoff: beef steak slices with mushrooms sauce and buckwheat, that carried Salvatore away in his Lithuanian memories…
- Siberian Pelmeni: meat dumplings with sour cream served in a small crock. Much tastier than good-looking.
- Solyanka: a thick, spicy and sour soup with eggs and sausages
- Golubtzi: the “usual” minced pork and rice wrapped in cabbage leaves, that we also found in the Polish and Lithuanian cuisine.
When it was time for sweet courses, our time was almost up - Mari Vanna is so in demand that only allows to its guests 2 hours to finish up dinner. So we decided to order and share the two most typical desserts: Napoleon, similar to an Italian millefoglie cream pastry, and crepes with condensed milk, that brought Katia back in time, to her childhood in Belarus.
Next week we will go down the Caucasus to visit Georgia. Stay tuned!
If you visit Mari Vanna, don't miss the toilet, where the furniture itself "speaks" Russian! * ENGLISH VERSION ABOVE* |
L’Europa cominciava a starci stretta...
Dopo la breve tappa in Lituania, finalmente davanti a noi la Grande, maestosa Russia! Maestosa proprio come il Mari Vanna, ristorante a pochi metri dai magazzini Harrods, a 116 Knightsbridge, Wellington Court, London SW1X 7PJ.
Appena entrati, le cameriere ci salutano in russo, buon segno!
Ma e’ il colpo d’occhio della sala da pranzo che attrae subito la nostra attenzione, piena di ninnoli, merletti e foto di bambini alle pareti. Come ci suggerisce Katsia, una delle nostre “guide" locali, sembra proprio di essere invitati a cena a casa di una babushka (nonna russa).
Katsia ci descrive con pazienza le principali portate sul menu’, regalandoci simpatici aneddoti sulla loro storia. Siedono a tavola con noi anche Yuliya e Katerina, colleghe di Sara come Katsia, provenienti da Bielorussia e Russia. New entry, la nostra amica italiana Paola, da poco trasferitasi a Londra, e infine, fedelissime, Pia e Saskia, tirate a lucido per la serata “posh”!
Non riuscivamo a decidere cosa ordinare, perché tutto nel menu sembrava sfizioso, quindi Yuliya ha preso in mano la situazione e ha proposto di assaggiare un bel po’ di antipasti. Pare che sia proprio questa l’usanza in Russia in occasione di cene importanti: il tavolo e' ricoperto da tante insalate e piccole portate che tutti condividono.
E’ stato un tripudio di blinis al Salmone, Olivier (quella che in Italia chiamiamo insalata russa, per l’appunto), insalata di aringhe, lingua di bue alla maionese, torta al formaggio fuso (piatto Georgiano) e sfiziosissimi taglieri con vari tipi di pane, accompagnati da ravanelli, cipollotti, burro aromatizzato e sale grosso. Più che un antipasto, un rituale!
Ma ancora dovevano arrivare i piatti principali… Tra gli altri:
- Stroganoff: tagliata di manzo in salsa di funghi con contorno di grano saraceno, che ha trasportato Salvatore in un trip tra i suoi ricordi lituani…
- Pelmeni siberiani: simili a ravioli ripieni di carne, accompagnati da panna acida e serviti in un recipienti di coccio. Molto più buoni che belli da vedere.
- Solyanka: densa e piccante zuppa “svuota-frigo” con uova e salsicce
- Golubtzi: il “solito” rotolo di carne di maiale e riso avvolto in foglie di cavolo, un piatto che abbiamo trovato anche nella cucina polacca e lituana
Arrivati al momento del dolce, il nostro tempo stava per scadere - il Mari Vanna e’ così richiesto che concede ai suoi ospiti solo 2 ore per completare la cena. Abbiamo quindi deciso di ordinare e condividere i due dessert più caratteristici: Napoleon, simile a una millefoglie alla crema, e crepes al latte condensato, che hanno riportato Katsia indietro nel tempo, alla sua infanzia in Bielorussia.
La prossima settimana scenderemo nel Caucaso per visitare la Georgia. A presto!
Se visitate Mari Vanna, non perdetevi il bagno, dove tutto, dalle lampade agli specchi, "parla" russo! |
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