Sunday, June 28, 2015

Sushi, Sashimi, Saturday

*VERSIONE ITALIANA IN BASSO*


The latest country we visited with the London Food World Tour is Japan. As sushi and sashimi enthusiasts, for once we wanted to try something different. So we asked for advice on Couchsurfing, and Rika, one of the Japanese girls who joined us for lunch, compiled a very useful list of the most authentic Japanese restaurants of London, divided by type of cuisine. 

Here it is:

"1. Izakaya style and all round restaurants

Izakaya restaurants offer several dishes of Japanese food for sharing. People describe Izakaya menu as "Japanese Tapas". The food is good with beer or sake. Most of these restaurants offer as well reasonable set meal (main+rice+miso soup) for lunch time.
Nagomi 
Akari 
Cocoro 
2. Ramen 
Ramen is egg noodles in soup. There are many styles of Ramen nowadays. It's different from other Asian noodle soup. Ramen is our soul food - says Rika. Good combination with Gyoza (Japanese dumplings).
Kanadaya 
Sasuke
3. Yakiniku 
Yakiniku is Japanese BBQ. You can cook meat and vegetables ourselves on table grills. Similar but different from Korean BBQ.
Kintan 
If you wanna discover wide range of Japanese food, No.1 is the choice."
So we choose an Izakaya style restaurant, to try a bit of everything. At midday, one hour before lunch, we receive a call from Eat Tokyo Hammersmith, where we booked a table, to tell us the kitchen is broken. Too late to alert our 7 guests - Thinesh, Vaani, Lauri, Mandi, Paola, and the Japanese new entries Rika and Junko - at that point already travelling from all four corners of London. We meet in front of Eat Tokyo and decide to stay anyway, even if with the kitchen KO they can only serve... sushi and sashimi!
And what a sushi and sashimi! The best we've ever had, only comparable to Soho's Ten Ten Tei - not by chance both restaurants are certified as authentic by the Japanese government. Italy maybe ought to take a similar initiative to distinguish the self-declared Italian restaurants abroad from those worth to be called so...
We will without doubt come back to Eat Tokyo and try the other delicacies of its kitchen. 
For now, though, the Asian part of the London Food World Tour ends here. We will land in North America on the 1st of July, just on time to celebrate Canada Day





* ENGLISH VERSION ABOVE*


L'ultimo paese asiatico che abbiamo visitato con il London Food World Tour è il Giappone. Da appassionati di sushi e sashimi, questa volta volevamo provare qualcosa di diverso. Abbiamo quindi chiesto consiglio su Couchsurfing, e Rika, una delle ragazze giapponesi che si è poi unita a noi per il pranzo, ha stilato un'utilissima lista dei più autentici ristoranti giapponesi di Londra, divisi per tipo di cucina. 

Eccola qui:

"1. Izakaya 

I ristoranti Izakaya servono vari piatti della cucina giapponese da condividere. L'Izakaya viene descritto come le "tapas giapponesi", spesso accompagnate da birra o sake. La maggior parte dei ristoranti offre anche menu fissi per il pranzo (piatto principale, riso, zuppa di miso) a prezzi molto ragionevoli 
Nagomi 
Akari 
Cocoro 
2. Ramen 
Il Ramen consiste in una zuppa di noodles alle uova. Oggi esistono molti stili di Ramen, diversi da ogni altra zuppa di noodles asiatica. Il Ramen e' il nostro soul food - dice Rika. Si combina bene con i Gyoza (ravioli giapponesi) 
Kanadaya 
Sasuke
3. Yakiniku 
Il Yakiniku e' il barbecue giapponese. La carne e le verdure vengono cotte dai commensali sulla griglia in mezzo al tavolo. Simile ma diverso dal barbecue coreano.
Kintan 
Se volete provare un'ampia gamma di cibo giapponese, Izakaya e' la scelta giusta."
Così abbiamo optato per un ristorante Izakaya style, per assaggiare un po' di tutto. Alle 12:00, un'ora prima di pranzo, ci chiamano da Eat Tokyo a Hammersmith, dove avevamo prenotato, per dirci che la cucina e' rotta. Troppo tardi per avvertire i nostri 7 ospiti - Thinesh, Vaani, Lauri, Mandi, Paola, e le new entry giapponesi Rika e Junko - in quel momento già in viaggio da ogni angolo di Londra. Ci incontriamo davanti a Eat Tokyo e decidiamo di restare comunque, anche se con la cucina ko possono servirci solo... sushi e sashimi! 
E che sushi e sashimi! Il migliore che abbiamo mai mangiato, paragonabile solo a Ten Ten Tei a Soho - non a caso entrambi i ristoranti sono certificati come autentici dal governo giapponese. Sarebbe forse il caso che anche il governo italiano prendesse  un'iniziativa simile per distinguere i ristoranti sedicenti italiani all'estero da quelli degni di questo nome.
Torneremo senza dubbio a Eat Tokyo per provare le altre delizie della sua cucina.
E così termina il nostro giro dell'Asia. Sbarcheremo in Nord America il primo luglio, giusto in tempo per festeggiare Canada Day.
I bet they eat this in heaven // Scommetto che mangiano questo in paradiso!
From left to right // Da sinistra a destra: Paola, Junko, Sara, Vaani, Thinesh, Mandi, Rika, Salvo, Lauri
The best miso soup in town! // La migliore zuppa di miso della citta'!
Fusion experiments: Parma ham sushi // Esperimenti fusion: sushi al prosciutto di Parma
The Bible of Japanese food lovers // La Bibbia degli amanti del cibo giapponese


Monday, June 8, 2015

Sun's out. Quick. (Korean) BBQ!

*VERSIONE ITALIANA IN BASSO*

The London Food World Tour weekly appointment takes us to Korea this time, for a BBQ lunch at the Yori restaurant, near Piccadilly Circus.

We went there with Vaani, Thinesh, Marco and the Italian new entry Rita. Due to a couple of last minute defections, we had to explore this culinary territory without the help of any local guide. And, believe us, this makes quite a difference! Think of visiting a new city together with a local or having to find your way by using just a map. Eventually, with the waitress' help, and collecting all our scattered pieces of knowledge, we managed to make sense of the menu and ordered our lunch: beef ribs, chicken, squid, prawns, beer lamb and pork ribs.

The peculiarity of Korean BBQ is that the various courses, chopped into small pieces, are served raw and roasted on the spot, often by the fellow diners themselves, on a grill in the middle of the table. At Yori, the waitress suggested us to have three of the six courses roasted in the kitchen, in order to save time, and cooked for us at the table the other three. Long story short: bye bye to the fun of cooking our own lunch! Besides, we saved so much time that when the rice arrived, the main dishes had basically already finished. 

We also tried bibimbap - a bowl of vegetables and rice, covered with a fried egg -, and Kimchi ramen noodles.

The quality of food was good - Marco particularly appreciated the beef ribs - but the experience was overall far below our expectations - especially after the amazing filipino Kamayan we had last week.

To sweeten up our mood and satisfy the munchies, after lunch we went to Candy Cafe, a place in China Town that specialises in bubble tea and other asian desserts.

Thinesh ordered a Red Bean Grass Jelly with sago cream. Vaani pumpered herself with a hazelnut coffee and a Kaya toast; Kaya is a sweet spread made of eggs, sugar, coconut milk and pandan - a plant also used in the preparation of nasi lemak. Marco ordered a slush with fresh fruit. Rita tasted bubble tea for the first time in her live, and we duly documented it with photos and videos (see below). We were feeling little adventurous at dessert time and, to accompany our Coffe Mix Tea, we choose a very European waffle with strawberries and vanilla ice cream.

We will probably go back in the future and try again Korean BBQ in some other restaurant of the British capital. Meanwhile... the tour must go on: next week, Japan!

* ENGLISH VERSION ABOVE*


L'appuntamento settimanale del London Food World Tour ci porta questa volta in Korea, per un barbecue al ristorante Yori, vicino Piccadilly Circus. 
Eravamo in compagnia di Vaani, Thinesh, Marco e la new entry italiana Rita. A causa di un paio di defezioni all'ultimo momento, ci siamo dovuti addentrare in questo territorio culinario inesplorato senza l'aiuto di una guida locale. E credete, fa una bella differenza! È come visitare una nuova città insieme a una persona del posto oppure doversi orientare usando solo una mappa. Alla fine, chiesto qualche consiglio alla cameriera e riunite le nostre conoscenze sparse, siamo riusciti a interpretare il menù e ordinare il pranzo: costine di manzo e di maiale, agnello alla birra, pollo, calamari e gamberi.

La peculiarità del bbq coreano è che le varie portate, tagliate in piccoli pezzi, vengono servite crude e arrostite sul momento, spesso dagli stessi commensali, su una griglia riscaldata posta al centro del tavolo. A Yori, la cameriera ci ha consigliato di far cuocere in cucina tre delle portare, per risparmiare tempo, e ha cotto a tavola per noi le altre tre. Risultato: ciao ciao al divertimento di cucinarci il nostro pranzo! In più abbiamo risparmiato così tanto tempo che quando è arrivato il riso, praticamente i piatti principali erano già finiti. 

Abbiamo anche assaggiato il bibimbap - una ciotola di verdure e riso ricoperta da un uovo fritto -, e ramen di noodles Kimchi.

La qualità del cibo era buona - Marco ha particolarmente apprezzato il manzo marinato - ma l'esperienza nel complesso è stata al di sotto delle aspettative - soprattutto dopo il fantastico Kamayan filippino della scorsa settimana.

Per addolcirci l'umore e soddisfare quel certo languirono che ci era rimasto dopo pranzo, siamo quindi andati al Candy Cafe, un locale a China Town specializzato in bubble tea e dolci tipici dell'estremo Oriente.

Thinesh ha ordinato un Red Bean Grass Jelly, coppa di ghiaccio tritato, crema di sago, gelatina e fagioli rossi. Vaani si è coccolata con un caffè alle nocciole e pane tostato al Kaya, creama di uova, zucchero, latte di cocco e pandan (una piatta anche usata nella preparazione del nasi lemak malesiano). Marco ha ordinato una coppa di granita con frutta fresca. Ha assaggiato per la prima volta il bubble tea la nostra Rita, di cui abbiamo sotto una diapositiva. Noi ci sentivamo poco avventurosi con il dessert e, per accompagnare il nostro Coffee Mix Tea - come dice il nome, misto di caffè e te - abbiamo scelto un molto europeo waffle alle fragole e gelato alla vaniglia.

Torneremo probabilmente in futuro a provare il barbecue coreano in qualche altro ristorante della capitale britannica. Nel frattempo... the tour must go on: prossima settimana, Giappone !
From left to right//Da sinistra a destra: Vaani, Rita, Marco, Sara, Salvo, Thinesh
Our waitress preparing the meat // La nostra cameriera prepara la carne
Marco and Rita contemplating Hite, the Korean beer // Marco e Rita contemplano la Hite, la birra coreana
Bibimbap
Kimchi Ramen Noodles
Candy Cafe logo
Red Bean Grass Jelly
Kaya Toast

Monday, June 1, 2015

Philippines - Kamayan Style

* VERSIONE ITALIANA IN BASSO *

There are mysteries man can't explain: Where do we come from? Where are we going? Why isn't Filipino food trendy?

During our London Food World Tour, we found tons of Indian, Chinese, Thai, Vietnamese restaurants... When looking for a filipino restaurant, we had to hunt for it high and low.
Once we found it, though, we've been amazed by an explosion of colours, aromas and flavours!

But first things first...

We met Saturday at lunch in front of Lutong Pinoy, which simply means "filipino cuisine", cosy restaurant near Earl's Court station.

With us, the habitues Marco - exceptionally on time - Vaani, Thinesh, Paola and Saskia.

New friends also came on board: Kenneth, Reggiel and Talisa. All three of them from Philippines, they welcomed us with great enthusiasm and shared with us many stories about the culture, history and food of their country. Like proper hosts, they also disclosed for us the secrets of the menu.

That's how we ended up having Chicharon Bulaklak, fried pork intestines! Crunchily unusual.

But above all... Kamayan!

Have you ever eaten rice and pork stew with your hands? We have, and not just that...

Kamayan means in fact "eating with hands" and it is the traditional filipino way of eating.
Suddenly, an expanse of banana leaves covered our table, with on top a feast of every food known to man: on a layer of rice, there were prawns, spring rolls, the typical Adobo - marinated pork in vinegar sauce -, beef Kare Kare - with peanuts sauce -, Daing Na Bangus - marinated fish in vinegar -, and finally, the rather disturbing Dinuguan - pork offal cooked in its own blood.
The only missing thing was cutlery.

After some hesitation, we took courage and ate everything with gusto!

To end with a bang, after banqueting for hours, we freshened up with Halo Halo, literally "Mixed Mixed": a sort of slush, enriched with ice cream, tapioca balls, corn, corn flakes, sweet potatoes and chickpeas. The video of our intrepid Marco, below, it's worth a thousand words...

A video posted by SaraminaC (@saraminac) on


Filipino food and hospitality really bewitched us and we hope to be able to visit this country for real one day.

After lunch, we went for a stroll in Hyde Park, where Kenneth casually met a very close friend of his, whom he hadn't seen in a long time and with whom he had always shared the dream of moving and working in London.

Overwhelmed by emotions, we said goodbye and gave each other appointment in Korea, next week.


* ENGLISH VERSION ABOVE*


Ci sono dei misteri che l'uomo non sa spiegarsi: da dove veniamo? Dove andiamo? Perche' il cibo filippino non va di moda?

Durante il nostro giro del mondo culinario, a Londra abbiamo trovato tantissimi ristoranti indiani, cinesi, thailandesi, vietnamiti... Il ristorante filippino invece abbiamo dovuto cercarlo col lumicino. Quando l'abbiamo trovato, pero', e' stata tutta un'esplosione di colori, aromi e sapori!

Ma andiamo per ordine...

Appuntamento sabato a pranzo davanti al Lutong Pinoy, che significa semplicemente "cucina filippina", grazioso ristorante vicino alla stazione metro di Earl's Court.

Ci hanno fatto compagnia gli habitue' Marco - straordinariamente in orario - Vaani, Thinesh, Paola e Saskia.

Inoltre tre nuovi amici sono saliti a bordo: Kenneth, Reggiel e Talisa. Tutti e tre filippini, ci hanno accolto con enorme entusiasmo e raccontato tante storie sulla cultura, la storia e il cibo del loro paese.  E poi, come dei veri padroni di casa, ci hanno guidato alla scoperta del menu'.

Ed e' cosi' che come antipasto siamo finiti a sgranocchiare Chicharon Bulaklak, intestino di porco fritto! Croccantemente insolito.

Ma soprattutto... Kamayan!

Avete mai mangiato riso e stufato di maiale con le mani? Noi si', e non solo quello...

Kamayan significa proprio "mangiare con le mani" ed e' il tradizionale modo di mangiare delle filippine. All'improvviso il tavolo si e' ricoperto di una distesa di foglie di banano, con sopra ogni ben di dio: su un tappeto di riso erano adagiati gamberetti, verdure, il tipico Adobo - maiale marinato in salsa di aceto-, il Kare Kare di manzo - con una salsa alle arachidi - , Daing Na Bangus - pesce marinato nell'aceto - e per finire, l'inquietante Dinuguan - frattaglie di maiale cotto nel suo stesso sangue.
L'unica cosa che mancava erano le posate.

Dopo i primi indugi, abbiamo mangiato... a piene mani e di grande gusto!

Per concludere in bellezza, dopo quattro ore di banchetto, ci siamo rinfrescati con l'Halo Halo, letteralmente "Mescolato Mescolato": una specie di granita al gelato, arricchita di palline di tapioca, mais, patate dolci, ceci e corn flakes. Il video del nostro intrepido Marco, in basso, vale piu' di mille commenti...

Il cibo e l'ospitalita' filippini ci hanno veramente stregati e speriamo un giorno di poter visitare questo paese per davvero.

Dopo pranzo, siamo andati a spasso a Hyde Park, dove Kenneth ha casualmente incontrato una sua cara amica filippina che non vedeva da tempo e con cui condivideva da sempre il sogno di andare a vivere e lavorare a Londra.
Sopraffatti dall'emozione, ci siamo salutati e dati appuntamento in Korea, tra una settimana.

San Miguel beer // Birra San Miguel

Kamayan!!! // Thanks Kenneth for the pic. 
Kamayan before and After // Kamayan prima e dopo
Halo Halo & Halo Halo
A fresh idea on how food revolutionise the concept of friendship #londonworldfoodtour #friendship #international #travelogue #unitedkingdom
Posted by Kenneth Joe Uy on Monday, 1 June 2015