Sunday, February 15, 2015

Georgia, will you be my valentine?

* VERSIONE ITALIANA IN BASSO*

This week the London Food World Tour arrived to საქართველო, more understandably to Georgia. Small nation in the Caucasus between Russia and Turkey, ex member of the Soviet Union, Georgia is the only country in the world to use this curious alphabet whose letters resemble small hearts… perfect for the valentinesque weekend.
Starters/Antipasti
The meeting was for a Sunday lunch at Tamada, 122 Boundary Road, London, NW8 0RH, Georgian restaurant strangely open only from 1 to 3.30pm.

This time the search for a local has been fruitless, so we relied on the suggestions of the waitress, who was very kind and helped us to pick the most typical dishes.

We were three, us and Nicole. We ordered two starters to share: Khachapuri, cheese-filled griddle baked flat bread, that we had already tasted last week at Mari Vanna, and  Badrijani, stuffed aubergines with onions, spices, garlic and walnuts.

The main courses were Chqmeruli, flat fried chicken in garlic sauce served with baby potatoes, Chaqapuli, lamb casserole in wine, tarragon and fresh herbs and Khinkali, giant dumplings with minced juicy pork and beef.

Finally, we had a Georgian coffee, similar to the Turkish one, with coffee powder in suspension, and a bite of walnuts cake.

After lots of potatoes and cabbages, despite the strong Russian influence in the menu, we become to savour more mediterranean flavours, like those of aubergines, of herbs and of the good red Saperavi wine.

Next week we’ll take a break from our tour, to travel for real towards Dublin. See you in two weeks then for the Turkish stop of our London Food World Tour.

* ENGLISH VERSION ABOVE*

Questa settimana il London Food World Tour e’ arrivato in საქართველო, più comprensibilmente in Georgia. Piccola nazione nel Caucaso tra la Russia e la Turchia, parte dell’ex Unione Sovietica, la Georgia e’ l’unico paese al mondo ad utilizzare un curioso alfabeto le cui lettere ricordano dei cuoricini... perfetti per il weekend sanvalentinesco.

Piatti principali/Main dishes
L’appuntamento era domenica a pranzo al Tamada, 122 Boundary Road, London, NW8 0RH, ristorante stranamente aperto solo dalle 13 alle 15.30.

Questa volta la ricerca di un autoctono e’ stata infruttuosa, così ci siamo affidati ai consigli della cameriera che e’ stata gentilissima e ci ha indirizzati nella scelta dei piatti più tipici.

Eravamo in tre, noi due più Nicole. Abbiamo preso due antipasti da dividere: Khachapuri, focaccia ripiena al formaggio, che avevamo già assaggiato la scorsa settimana da Mari Vanna, e Badrijani, involtini di melanzane con salsa alle noci e melograno.

I piatti principali sono stati Chqmeruli, pollo in umido all’aglio ed erbe con patate, Chaqapuli stufato di abbacchio al vino, dragoncello ed erbe e Khinkali, succulenti ravioli giganti, ripieni di carne di maiale e manzo.

A conclusione del pranzo, caffe’ georgiano, simile al quello turco, con la polvere di caffe’ in sospensione, e un assaggio di torta alle noci.

Dopo tante patate e cavoli, nonostante la forte influenza russa nel menu’, iniziano finalmente a farsi sentire sapori più mediterranei, come quelli delle melanzane, delle erbe e del buon vino rosso Saperavi.

La prossima settimana ci prenderemo un break dalle nostro viaggio, per viaggiare davvero alla volta di Dublino. Arrivederci quindi a fra due settimane, per la tappa turca del London Food World Tour.

Sunday, February 8, 2015

Russian Babushka's Dinner

* VERSIONE ITALIANA IN BASSO*

Europe started to fit us snugly…
After the short Lithuanian stop, finally, in front of us, stands the big, majestic Russia! Majestic just like the Mari Vanna, restaurant a few metres away from Harrods, at 116 Knightsbridge, Wellington Court, London SW1X 7PJ.
As soon as we got in, the waitresses greeted us in Russian, good sign!
But it is the view of the dining room that suddenly caught our attention, full of knick-knacks, crochet and pictures of kids on the wall. As suggested by Katsia, one of our local “guides”, it really feels like being invited for dinner at babushka’s (the Russian grandmother).

Katsia patiently describes the main courses on the menu’, entertaining us with nice anecdotes about their story. Yuliya and Katerina from Belarus and Russia, Sara’s colleagues like Katsia, are also having dinner with us. New entry, our Italian friend Paola, who recently moved to London, and last but not least, Pia and Saskia, all dolled up for the occasion!

We couldn’t make up our mind, for everything on the menu seemed tempting, so Yuliya took the lead and suggested to taste a number of starters. It seems this is the Russian way when it comes to important dinners: the table is covered with many different salads and small plates that everybody shares.
It was a feast of salmon blinis, Olivier (that we actually call “Russian salad” in Italian), herrings salad, ox tongue with mayonnaise, melted cheese pie (a Georgian dish) and fanciful platters with several kinds of bread, with radish, spring onions, aromatic butter and salt. It was more than starters, it was a ritual!

And the main dishes were yet to come… Among the others:
  • Stroganoff: beef steak slices with mushrooms sauce and buckwheat, that carried Salvatore away in his Lithuanian memories…
  • Siberian Pelmeni: meat dumplings with sour cream served in a small crock. Much tastier than good-looking.
  • Solyanka: a thick, spicy and sour soup with eggs and sausages
  • Golubtzi: the “usual” minced pork and rice wrapped in cabbage leaves, that we also found in the Polish and Lithuanian cuisine.
When it was time for sweet courses, our time was almost up - Mari Vanna is so in demand that only allows to its guests 2 hours to finish up dinner. So we decided to order and share the two most typical desserts: Napoleon, similar to an Italian millefoglie cream pastry, and crepes with condensed milk, that brought Katia back in time, to her childhood in Belarus. 

Next week we will go down the Caucasus to visit Georgia. Stay tuned!
If you visit Mari Vanna, don't miss the toilet,
where the furniture itself "speaks" Russian!


* ENGLISH VERSION ABOVE*



L’Europa cominciava a starci stretta...

Dopo la breve tappa in Lituania, finalmente davanti a noi la Grande, maestosa Russia! Maestosa proprio come il Mari Vanna, ristorante a pochi metri dai magazzini Harrods, a 116 Knightsbridge, Wellington Court, London SW1X 7PJ.

Appena entrati, le cameriere ci salutano in russo, buon segno!

Ma e’ il colpo d’occhio della sala da pranzo che attrae subito la nostra attenzione, piena di ninnoli, merletti e foto di bambini alle pareti. Come ci suggerisce Katsia, una delle nostre “guide" locali, sembra proprio di essere invitati a cena a casa di una babushka (nonna russa).

Katsia ci descrive con pazienza le principali portate sul menu’, regalandoci simpatici aneddoti sulla loro storia. Siedono a tavola con noi anche Yuliya e Katerina, colleghe di Sara come Katsia, provenienti da Bielorussia e Russia. New entry, la nostra amica italiana Paola, da poco trasferitasi a Londra, e infine, fedelissime, Pia e Saskia, tirate a lucido per la serata “posh”! 
Non riuscivamo a decidere cosa ordinare, perché tutto nel menu sembrava sfizioso, quindi Yuliya ha preso in mano la situazione e ha proposto di assaggiare un bel po’ di antipasti. Pare che sia proprio questa l’usanza in Russia in occasione di cene importanti: il tavolo e' ricoperto da tante insalate e piccole portate che tutti condividono.

E’ stato un tripudio di blinis al Salmone, Olivier (quella che in Italia chiamiamo insalata russa, per l’appunto), insalata di aringhe, lingua di bue alla maionese, torta al formaggio fuso (piatto Georgiano) e sfiziosissimi taglieri con vari tipi di pane, accompagnati da ravanelli, cipollotti, burro aromatizzato e sale grosso. Più che un antipasto, un rituale!

Ma ancora dovevano arrivare i piatti principali… Tra gli altri:
  • Stroganoff: tagliata di manzo in salsa di funghi con contorno di grano saraceno, che ha trasportato Salvatore in un trip tra i suoi ricordi lituani…
  • Pelmeni siberiani: simili a ravioli ripieni di carne, accompagnati da panna acida e serviti in un recipienti di coccio. Molto più buoni che belli da vedere.
  • Solyanka: densa e piccante zuppa “svuota-frigo” con uova e salsicce 
  • Golubtzi: il “solito” rotolo di carne di maiale e riso avvolto in foglie di cavolo, un piatto che abbiamo trovato anche nella cucina polacca e lituana
Arrivati al momento del dolce, il nostro tempo stava per scadere - il Mari Vanna e’ così richiesto che concede ai suoi ospiti solo 2 ore per completare la cena. Abbiamo quindi deciso di ordinare e condividere i due dessert più caratteristici: Napoleon, simile a una millefoglie alla crema, e crepes al latte condensato, che hanno riportato Katsia indietro nel tempo, alla sua infanzia in Bielorussia.

La prossima settimana scenderemo nel Caucaso per visitare la Georgia. A presto!

Se visitate Mari Vanna, non perdetevi il bagno, dove tutto,
dalle lampade agli specchi, "parla" russo!

Sunday, February 1, 2015

Lithuania: so fat, so good!

*SCROLL DOWN FOR ENGLISH*

Attraversata la Polonia, la carovana del #LondonFoodWorldTour continua il suo viaggio compatta e vorace verso nord-est, alla scoperta della Lituania.

Questo fine-settimana siamo stati a Krantas, non lontano da Walthamstow, ultima fermata della Victoria Line a nord di Londra.
Saskia, Nicole, Peter erano i veterani. New entry: il fidanzato di Nicole, Hayden, e Raimonda, la star lituana della giornata.
Vi aspettavate che il cibo lituano fosse pesante? Deppiu'! Vi aspettavate che fosse di un colore decente? Vi sbagliavate: e' fucsia!
Ecco a voi la šaltibarščiai, zuppa fredda alle barbabietole (da cui il colore), yogurt, uova sode, cetrioli, aneto.
Tra i piatti principali:

- Balandėliai: involtini di carne di maiale e riso avvolti in foglie di cavolo, molto simili, se non uguali, ai Gołąbki polacchi
- Cepelinai: poco digeribili "dirigibili" di patate ripieni della tipica "ciccia grassa" e ricoperti di salsa al bacon
Kepsnys "Astra": cotoletta di pollo ripiena di crema al formaggio, burro e grassezza

Poi, a un certo punto, e' comparso in mezzo al tavolo un vassoio di legno ricoperto di mini-salsicce, pane di segale fritto all'aglio, formaggio e orecchie di maiale tostate - ma light.

Scherzi a parte, c'e' da dire che il servizio e' stato davvero cortese e il cibo almeno tanto buono quanto grasso.
Per digerire il tutto, siamo gia' in cammino verso la Russia. Avrete presto nostre notizie...

*VERSIONE ITALIANA IN ALTO*

Having gone through Poland, the #LondonFoodWorldTour troop continues its journey united and insatiable towards north-east, to discover Lithuania.

This weekend we went to Krantas, not far away from Walthamstow, last stop of the Victoria Line, in north London.
Saskia, Nicole, Peter were the veterans. New entries: Nicole's boyfriend, Hayden, and Raimonda, the Lithuanian star of the day.

Were you expecting Lithuanian food to be heavy? No kidding! Were you expecting it to be of a decent colour? You were wrong: it is fuchsia!
Fuchsia like the šaltibarščiai, cold soup with beetroots (hence the colour), yogurt, boiled eggs, cucumber, dill (see picture above).

Among the main dishes:

- Balandėliai: minced pork and rice wrapped in cabbage leaves, very similar, if not identical to the Polish Gołąbki
- Cepelinai: potato "Zeppelins" filled with the typical "fatty meat" and dressed with bacon sauce
Kepsnys "Astra": chicken steak, filled with cheese, butter and fatness cream

And then, at some point, a wooden platter materialised itself in the middle of the table, covered with mini-sausages, fried rye garlic bread, cheese and toasted - but light - pig ears.
Jokes apart, we have to say that the service was very good and the food was at least as good as it was fat.

To digest it all, we've already started walking towards Russia. You'll hear soon from us...